Santo Alligo
Disegnare Maigret - 2008
12/10/08 06:56 Filed in: Saggi critici
1974, studio per copertina Maigret
Prefazione di Santo Alligo al volume “Tutti i Maigret di Pintér”, Little Nemo, 2008.
Al mondo non sono molti gli illustratori che hanno realizzato, come Pintér, tante illustrazioni per i ‘racconti polizieschi’; ma forse nessuno come lui ha disegnato tante copertine per i romanzi del commissario Maigret scritti da Georges Simenon, tutte pubblicate da Arnoldo Mondadori tra il 1961 e il 1991.
Dopo aver fatto qualche lavoro per lo “Studio Stile” di Rossetti e Cremonesi, Pintér si presentò nel 1960 alla Mondadori per proporsi come collaboratore esterno, ma, con sua grande gioia, fu assunto subito da Anita Klinz, art director dell’ufficio grafico. Prima di illustrare le copertine gli fu affidato il compito di disegnare, con tratto sintetico e mai descrittivo, la pubblicità della casa editrice inserita nei “Gialli Mondadori”.
I primi Maigret di Pintér sono, nel 1961, le sovraccoperte per i due volumi de “L’ispettore Maigret” nella vecchia collana degli “Omnibus”. Mentre le disegnava, Pintér non avrebbe mai pensato che il commissario seguitasse ad incalzarlo per oltre quarant’anni attraverso tante collane editoriali. Leggi tutto...
Prefazione di Santo Alligo al volume “Tutti i Maigret di Pintér”, Little Nemo, 2008.
Al mondo non sono molti gli illustratori che hanno realizzato, come Pintér, tante illustrazioni per i ‘racconti polizieschi’; ma forse nessuno come lui ha disegnato tante copertine per i romanzi del commissario Maigret scritti da Georges Simenon, tutte pubblicate da Arnoldo Mondadori tra il 1961 e il 1991.
Dopo aver fatto qualche lavoro per lo “Studio Stile” di Rossetti e Cremonesi, Pintér si presentò nel 1960 alla Mondadori per proporsi come collaboratore esterno, ma, con sua grande gioia, fu assunto subito da Anita Klinz, art director dell’ufficio grafico. Prima di illustrare le copertine gli fu affidato il compito di disegnare, con tratto sintetico e mai descrittivo, la pubblicità della casa editrice inserita nei “Gialli Mondadori”.
I primi Maigret di Pintér sono, nel 1961, le sovraccoperte per i due volumi de “L’ispettore Maigret” nella vecchia collana degli “Omnibus”. Mentre le disegnava, Pintér non avrebbe mai pensato che il commissario seguitasse ad incalzarlo per oltre quarant’anni attraverso tante collane editoriali. Leggi tutto...
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Pintér, la pittura grafica - 2005
11/10/08 10:46 Filed in: Saggi critici
1960, due pagine pubblicitarie per Mondadori
Un saggio di Santo Alligo, dal secondo volume di “Pittori di Carta”
C’è un’artista che per più di quarant’anni è entrato (e ancora entra), con discrezione e autorevolezza, nelle case di milioni di italiani. Con discrezione perché i suoi lavori erano riprodotti sulle copertine di libri stampati in migliaia di copie; con autorevolezza perché le sue copertine si imponevano al lettore per l’efficacia della sintesi, per la suggestione evocativa dell’immagine, per l’assoluta padronanza pittorica, per l’equilibrato dosaggio del lettering. Così, mentre il suo nome rimane, ancor oggi, quasi sconosciuto (salvo agli addetti ai lavori e ai moltissimi estimatori), conosciute da tutti sono, invece, le sue copertine. Parlo di uno dei più grandi illustratori - non solo italiani - della seconda metà del Novecento: parlo di Ferenc Pintér, che, come si vedrà, del tutto italiano non è. Un “pittore di carta” che ha avuto, dopo infiniti articoli, mostre e riconoscimenti internazionali, la sua prima e unica monografia (che molti attendevano da Mondadori, l’editore che più di tutti ha beneficiato della sua opera), pubblicata da Segni & Disegni, un piccolo editore specializzato di Torino. Leggi tutto...
Un saggio di Santo Alligo, dal secondo volume di “Pittori di Carta”
C’è un’artista che per più di quarant’anni è entrato (e ancora entra), con discrezione e autorevolezza, nelle case di milioni di italiani. Con discrezione perché i suoi lavori erano riprodotti sulle copertine di libri stampati in migliaia di copie; con autorevolezza perché le sue copertine si imponevano al lettore per l’efficacia della sintesi, per la suggestione evocativa dell’immagine, per l’assoluta padronanza pittorica, per l’equilibrato dosaggio del lettering. Così, mentre il suo nome rimane, ancor oggi, quasi sconosciuto (salvo agli addetti ai lavori e ai moltissimi estimatori), conosciute da tutti sono, invece, le sue copertine. Parlo di uno dei più grandi illustratori - non solo italiani - della seconda metà del Novecento: parlo di Ferenc Pintér, che, come si vedrà, del tutto italiano non è. Un “pittore di carta” che ha avuto, dopo infiniti articoli, mostre e riconoscimenti internazionali, la sua prima e unica monografia (che molti attendevano da Mondadori, l’editore che più di tutti ha beneficiato della sua opera), pubblicata da Segni & Disegni, un piccolo editore specializzato di Torino. Leggi tutto...